Venerdì 9 ottobre apre un nuovo museo dedicato a Matsuo Bashō (1644 – 94), il Fūryū Hajime Kan (風流のはじめ館), a Sukagawa, prefettura di Fukushima. Il museo eredita il ruolo culturale del Bashō Memorial Hall (芭蕉記念館 Bashō kinen kan), devastato dal terremoto che ha colpito il nord del Giappone nel 2011.
Il nome deriva dal primo emistichio di un haiku di Bashō inciso su una pietra ornamentale della città:
風流のはじめや奥乃田うゑ唄
furyū no / hajime ya oku no / ta ue uta
inizio di raffinatezza –
giunto nel profondo nord il canto
dei piantatori di riso
Principalmente il museo rappresenterà un centro di scambio culturale, in cui verranno condivisi i valori estetici dello haikai e i testi prodotti da Bashō durante il periodo di permanenza a Sukagawa. Qui infatti il poeta soggiornò a lungo durante la stesura del diario di viaggio Oku no hosomichi (1702) ed ebbe modo di stringere un forte legame intellettuale con lo haijin Sagara Tōkyū 相楽等躬 (1638-1715). Il nome di quest’ultimo ha ispirato tra l’altro la data di apertura: “tōkyu” infatti è un gioco di parole e suona come “dieci” (tō, cioè il decimo mese) e nove (kyū, cioè il nono giorno).
L’edificio è in legno e ha una superficie totale di circa 713 mq, comprendente una parte con camere in stile giapponese, sale polivalenti, angolo cottura e ingresso per eventi all’aperto.
Il museo sarà aperto dalle 9:00 alle 22:00 (20:00 il sabato, la domenica e nei giorni festivi) e chiuso il martedì. L’ingresso è gratuito.
Sicuramente, appena finirà l’emergenza legata al COVID-19 e si potrà tornare a viaggiare liberamente, il Fūryū Hajime Kan rappresenterà per gli amanti dello haiku una tappa obbligata durante un viaggio in Giappone!
Articolo e traduzione dal giapponese a cura di Matteo Contrini.
Immagine: entrata del Fūryū Hajime Kan, foto fornita dal Kankyo Kensetsu K.K. (環境建設株式会社)